Moltissimi clienti, nelle prima fasi delle ristrutturazioni, ci chiedono se sia indispensabile avere un disimpegno che collega le varie stanze.

Cogliamo l’occasione per fare un po’ di chiarezza sul disimpegno e l’antibagno.

L’obbligo della “zona filtro” è previsto fra bagno e cucina  “i servizi igienici devono essere disimpegnati dal locale cucina mediante apposito vano (antibagno, corridoio, atrio) delimitato da serramenti”.

In genere non è scritto che la camera debba essere separata dal soggiorno tramite disimpegno, la scelta dipende dalle preferenze del proprietario e/o dalla conformazione della casa.

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Come rendere funzionale un vecchio appartamento con una nuova distribuzione?

Facile! Via il corridoio, ma serve un disimpegno!

Eliminare il corridoio permette di ottenere locali più ampi e luminosi. La maggior parte dei regolamenti edilizi e di igiene richiedono però la presenza di un locale disimpegno tra il bagno e la cucina, consentendone la mancanza solo per il secondo bagno con accesso diretto dalla camera da letto. È quindi necessario ridefinire gli spazi in modo da disimpegnare correttamente i locali bagno e di conseguenza ridurre il numero di porte che affacciano sul soggiorno.

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Tra le varie idee ( un bravo architetto può trovarvi moltissime soluzioni) una nuova soluzione distributiva è caratterizzata da una particolare articolazione della zona giorno, in cui i locali soggiorno e cucina, seppur uniti a formare un unico grande spazio, mantengono una loro autonomia.

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Nel disimpegno di nuova ristrutturazione può essere eventualmente ricavato un ripostiglio in quota o un mini ripostiglio-lavanderia al posto dell’armadiatura in nicchia. 

 Per ulteriori informazioni: https://ristrutturazionelowcost.it/contatti/